LA CASA DEL PASSATO
na notte, in sogno venne uno Spirito e mi portò una vecchia chiave rugginosa. Egli mi guidò attraverso campi e dolci vicoli odorosi dove le siepi sussurravano fra loro nell'oscurità della primavera, finchè arrivammo a una enorme, vecchia casa con finestre sbarrate e alti tetti seminascosti nelle ombre del primo mattino. Io notai che le imposte erano ermeticamente oscurate e la casa sembrava avvolta in una quiete assoluta."ALDILA'" DELLA LINEA
"Pronto"A MEZZANOTTE
Benedetta si sedette sul letto, incrociando le gambe, rassegnata. Aspettava lo scoccare della mezzanotte come un condannato attendeva il suo carnefice.14 APRILE 1912
Cinzia adorava le aste e i mercatini di cose antiche. Era una ragazza moderna, dinamica e studiosa, coni suoi 20 anni. Aveva una vita, ma anche la passione per le antichità.Shock!
Va di merda: ecco cosa pensai uscendo dall’ufficio di Susy. Nessun fattore che alteri questa piattezza, la monotonia dei giorni. Accesi la moto e come sempre una fitta residua di elettricità mi passò attraverso. Era rimasta l’unica cosa ad avere un senso. Quindici anni chiuso in quell’ufficio e all’inizio mi era sembrata addirittura una fortuna, per me che venivo da una bottega di falegnameria. Niente diploma, corsi su corsi per riuscire a scappare dal giro massacrante della manovalanza generica e adesso… La moto partì con un rombo assordante, trattenni i nervi che avevano bisogno di aria veloce per poter essere raffreddati, ma solo fino all’imbocco della tangenziale, poi lasciai che facessero ciò che andava fatto. Misi le due ruote di fianco alla linea bianca e lasciai sfogare il motore. I pensieri si sbriciolarono all’istante, scivolando all’indietro fuori dal casco e disperdendosi nell’aria. Per un attimo mi attraversò la testa l’idea di chiudere gli occhi e lasciare che la questione finisse lì. E’ che avevo voglia di vivere, Cristo! forse solo in un modo diverso, ma vivere. Ciò che stavo portando avanti, era un patetico surrogato dell’esistenza che avevo immaginato da ragazzo. Fu in quel momento che mi venne l’idea, mentre raspavo sul fondo della botte mi venne in mente l’unica cosa possibile da fare. E la feci. Sbucai alla prima uscita e tornai verso casa, avevo bisogno di riflettere con calma.