giovedì 25 aprile 2024
I Luoghi del Carnevale in Italia

La tradizione del Carnevale ha fatto in modo che ogni regione italiana vanti una propria originalità, richiamando turisti e visitatori da ogni parte del mondo. I festeggiamenti più famosi sono quelli di Viareggio e Venezia seguiti, con analoga notorietà, da quello pugliese di Putignano e da quello di Cento, nel ferrarese, gemellato col Carnevale di Rio de Janeiro

Venezia
Venezia, ospita certamente il carnevale più famoso del nostro paese le cui origini risalgono al X secolo. Attraverso le cronache storiche sappiamo che il giorno di Giovedì Grasso si ricordava la vittoria del Doge Vitale Michiel sul patriarca di Aquileia, Ulrico, avvenuta nel 1162. Per ricordare la sconfitta subita, ogni anno i successori del Patriarca dovevano inviare al Doge un certo numero di maiali che venivano uccisi e la loro carne era distribuita tra i nobili, il clero e il popolo. Gli spettacoli continuavano con giocolieri e saltimbanchi, fuochi di artificio e il Volo dell’Angelo, detto anche della Colombina, fatto da un acrobata che saliva lungo una fune fino alla loggia del campanile di S.Marco, per poi tornare a terra con un mazzo di fiori da offrire al Doge. Una delle caratteristiche fondamentali del Carnevale di Venezia sono le maschere, che hanno reso questa festa conosciuta in tutto il mondo per la sua straordinaria classe e bellezza. Merito soprattutto della tradizione veneziana legata all'arte di creare maschere, la stessa arte amata anche da Stanley Kubrick che per il film Eyes Wide Shut scelse i maestri veneziani per creare le maschere dei protagonisti. Allora come oggi, il costume che simboleggia il Carnevale veneziano è la bautta maschera costituita da un mantello, detto tabarro, una cappa di merletto, un cappuccio di seta nera e una maschera bianca che garantisce l’incognito.

Viareggio
Molto popolare è il Carnevale di Viareggio in Toscana. Caratteristica principale di questo carnevale sono i carri allegorici su cui troneggiano enormi caricature in cartapesta di uomini famosi nel campo della politica, della cultura o dello spettacolo, i cui difetti vengono sottolineati con satira ed ironia. La tradizione di questa particolare sfilata risale alla seconda metà del 1800, esattamente al 1873, quando alcuni ricchi borghesi della città vollero organizzare, in occasione del carnevale, una sfilata di carrozze abbellite con fiori. Alcuni cittadini, in quella stessa occasione, decisero di mascherarsi per protestare contro le troppe tasse che erano costretti a pagare e presero a bersaglio dei loro ironici scherzi il capo degli esattori comunali. Da allora ogni anno questa sfilata permette di realizzare carri che interpretano alla perfezione il pensiero e il malcontento di tanta gente.

Putignano
Rinomato è il carnevale di Putignano, piccolo centro pugliese. Le sue origini risalgono a tempi lontani ed esso presenta riti popolari antichissimi che si accompagnano alle tradizionali sfilate di carri. Il carnevale ha inizio prestissimo: il 26 dicembre con la Festa delle Propaggini caratterizzata da strofe e versi umoristici e satirici, dedicati a particolari personaggi e a fatti accaduti in città. Durante il Martedì Grasso si può assistere al funerale di re Carnevale: il suo feretro, accompagnato dalla moglie e da donne che piangono e urlano, sfila attraverso le strade della città, e, al termine della processione, viene dato fuoco ad un fantoccio che lo rappresenta.

Ivrea
A Ivrea, in Piemonte, durante il carnevale si svolge la tradizionale “battaglia delle arance”...durante la quale si assiste ad una vera e propria “guerra” tra le persone che si trovano sui carri e quelle che assistono alla sfilata. La battaglia è incruenta poiché adopera come armi tonnellate d’arance usate come proiettili. Regina della festa è la “mugnaia”, eroina e simbolo di libertà, che deriva da un personaggio veramente esistito. Sembra, infatti, che durante il Medioevo sia vissuta una coraggiosa fanciulla, figlia di un mugnaio che si ribellò al tiranno che governava la città e lo uccise. La rivolta popolare che ebbe inizio dal suo gesto, viene ricordata ancora oggi proprio con questa “battaglia” che però insanguina le strade solo di succo di arancia.

Oristano
In Sardegna, ad Oristano, il carnevale agli sgoccioli si festeggia in un modo particolare. Nell’ultimo giorno di Carnevale, infatti, ha luogo la Sartiglia, giostra equestre durante la quale i cavalieri vestiti con costumi tradizionali antichi e con il volto coperto da una maschera di legno, devono riuscire ad infilzare con la lancia le stelle sospese in alto. Dal numero delle stelle che i cavalieri, al galoppo, riescono ad infilare sulla lancia, i contadini del luogo riusciranno a prevedere se il raccolto dei campi sarà abbondante o scarso.

Cento
A Cento si svolge il più coinvolgente e trasgressivo carnevale d’Europa. La dice lunga il fatto che sia gemellato con quello di Rio de Janeiro di cui riprende lo stile dei carri, l’enfasi dei ritmi musicali, i costumi scintillanti, le provocanti ballerine di samba e il divertimento sfrenato. Il carro vincitore della manifestazione centese, inoltre, detiene un privilegio unico al mondo: quello di partecipare nella “Notte dei Campioni” alla sfilata carioca che si svolge nel Sambodromo di Rio. Oltre alle sfilate dei carri e delle maschere, il Carnevale di Cento ha tra le sue tradizione quella del “Gettito”, il lancio dai carri verso gli spettatori di caramelle, leccornie e gadget.

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